« La pazienza è un albero le cui radici sono molto amare ma i cui frutti sono dolcissimi ». Massima persiana
II succedersi degli eventi è sempre troppo lento quando si aspetta. Eppure, come dice la massima popolare: chi male attende, male agisce. Occorre distinguere tra l’impazienza negativa, che ci spinge a bruciare le tappe, e l’intensità vitale, che ci sollecita ad agire senza indugio, sull’onda di quello che chiamiamo il fuoco dell’azione. La pazienza è una virtù ancora più grande ai nostri giorni, perché il tempo accelera e la nostra mente è abituata all’immediatezza. Nel mondo moderno tutto porta a evitare il tempo dell’attesa. Questo significa dimenticare che è nell’attesa che si nasconde il desiderio e che, sacrificando il desiderio, si elimina nel contempo ciò che dà senso e sapore alla vita. La pazienza deve essere coltivata come un giovane germoglio che cresce lentamente ma il cui fiore è bello come la gioia!