«Sognare è fare una diagnosi non su quello che siamo ma su quello che potremmo essere ».
Félicien Marceau
Siamo esseri legati al desiderio, perché sentiamo sempre la mancanza di qualcosa. Ci sono sempre in noi sogni di altri luoghi, di altri modi, di qualcosa di migliore, di diverso, di un sovrappiù di vita. Ora, se si crede al proverbio tedesco, « ciò che ci manca ci istruisce ». E ci istruisce innanzitutto su noi stessi e sulle nostre motivazioni profonde. Se non ci mancasse nulla, non saremmo portati a sognare. Victor Hugo rifletteva che «si avrebbe un giudizio più sicuro su un uomo in base a ciò che sogna rispetto a ciò che pensa ». Il sogno è sempre in qualche modo una proiezione di noi stessi verso un futuro desiderato. E uno dei grandi benefici dei sogno (almeno se espresso in modo attivo e non compensatorio) è stimolarci ad andare incontro a ciò che non esiste ancora. L’entusiasmo, la dinamica del successo, il desiderio, la gioia di anticipazione, tutto ciò fa parte dei bagagli del sogno. Pronti a imbarcarsi?