Lo straordinario nell’ordinario

Lo straordinario nell’ordinario

1 Agosto 2012 Approfondimenti 0

Non si tratta di meravigliarsi per eventi eccezionali, ma di saper cogliere lo straordinario, l’incredibile nelle realtà più comuni. L’israelita ripete tre volte al giorno nella preghiera: «Noi ti ringraziamo, Signore, per i tuoi miracoli che sono quotidianamente con noi». Miracolo non è tanto il pesco che fiorisce in pieno in­verno, sotto la neve, bensì la pianta che si carica regolarmente di fiori in primavera. Le cose più difficili da vedere e da ammirare sono proprio quelle che abbiamo sempre sotto gli occhi. Il contemplativo — e tutti noi dovremmo avere lo sguardo del contemplativo — vede l’insolito nell’abituale, l’evento sensazionale nel normale. Il contemplativo, anche a novant’anni, considera una giornata come fosse “il primo giorno”. Il gusto dello straordinario crea assuefazione, disincanto. La capacità di accorgersi di ciò che è normale (senza darlo per scon­tato, come qualcosa che va da sé) provoca l’incanto.

Aiutaci a sfamarli, basta 1€ per sostenere le campagne di Non di Solo Pane

dona ora cuore amico

Meravigliarsi significa, in fondo, inventare le cose che esisto­no, scoprire ciò che conosciamo, desiderare quello che abbiamo.

   

il Podcast di don Luciano

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *