Meditazione del giorno: TU… ascolta!
Dio non solo parla ma sopratutto ascolta. Ha ascoltato il grido del suo popolo schiacciato dalla schiavitù in terra d’Egitto, le preghiere di Mosè e dei patriarchi; ha sentito il lamento silenzioso dei ventri sterili delle donne d’Israele e ha riscattato la loro vergogna. La Bibbia è l’incontro tra la Parola di Dio e la voce degli uomini, tra l’infinito e il fino, tra la misericordia e la miseria. Dobbiamo imparare a parlare con Dio, a confidargli le nostre angosce, a non nascondergli le nostre vergogne tra cespugli dell’ipocrisia. Il Salmo 79, uno tra i più belli di tutto il Salterio, inizia con questo imperativo: “Tu Pastore di Israele ascolta …” Ascolta il grido dei poveri, dei tanti Giobbe che siedono sui letamai del mondo coperti di pustole ripugnanti; ascolta il lamento che sale dalla solitudine degli abbandonati e dei dimenticati; ascolta la voce sommessa di chi si vergogna della propria vita, di chi ha perso la speranza ed è in preda alla disperazione. “ Tu Pastore di Israele ascolta …” Ascolta il grido del mio peccato, la voce stonata di una vita piena di compromessi e di fragilità. Ricordati della mia giovinezza, di quel germoglio che di sei coltivato, di quando, passando vicino a me, hai avuto pietà della mia nudità e mi copristi col lembo del tuo mantello. “ Tu Pastore di Israele ascolta! […] Rialzaci, Signore, Dio degli eserciti, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.”