Nel segno della bellezza
Il nuovo anno nasce nel segno della bellezza e sotto la protezione della Beata Vergine Maria. La luce che risplende sul volto della piccola fanciulla di Nazareth è un riflesso del primo bagliore, di quella Parola che segnò l’iniziò di tutte le cose: «Dio disse: “Sia la luce!” E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre. Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo». I tratti di Maria sono delicati, appena accennati, ma lentamente si irradiano per lasciare il posto a quelli caldi e luminosi del sole che sorge: sono i colori dell’aurora. Per comprendere la bellezza di Maria bisogna mettersi in cammino verso una vetta innevata quando ancora tutto giace sotto un cielo stellato; aspettare, cogliere il preciso istante del “primo mattino”, quando l’oscurità cede il passo alla fascia di luce che segna l’inizio dell’albeggiare. Chi non contempla l’aurora non comprende il mistero della Vergine Madre, dell’unicità di questa umile, fragile creatura. Perché la sua bellezza consiste nell’aver detto sì ad un nuovo giorno, ad un nuovo patto che permetterà al cielo di diventare un lembo di terra, al Signore della storia di farsi “storia”. L’aurora dura pochi istanti, cede il passo al giorno. Così è la vita dell’uomo: non è destinata a durare, è un istante di fronte alle distanze siderali dell’universo. Ma è unica, irripetibile, destinata a diventare eterna nella misericordia di Dio che verrà a visitarlo “come sole che sorge”. Maria, come tutte le mamma, ci insegna l’arte del vivere, ci ricorda che dobbiamo essere aurora, ci veste con i colori tenui della luce del “primo giorno”.
Sì, il nuovo anno nasce nel segno della bellezza, sotto la protezione della Beata Vergine Maria.
Vitton Mea don Luciano