Non c’è bisogno di grandi stelle
Signore, non sono necessarie le penne degli angeli e i languidi cori celesti: ci bastano le penne del passero e il canto stridulo del merlo tra le foglie del platano. Strade d’autunno fasciate di nebbia e case che s’accendono e fanno lume nella notte. Signore, non c’è bisogno di grandi stelle comete: bastano queste luci e queste case, se vieni a cenare con noi e, se vieni, ti prego, non entrare a porte chiuse: è così dolce la chiave che canta nella toppa, quando si attende l’amato! Io non attendo altre strade, io non ti chiedo altre case o altre sere o altri mondi; ma questo, questo dolcissimo mondo abitato da te.!