Percorso di Quaresima – 3° giorno – sabato
«E quando digiunate, non diventate malinconici» (Mt 6,16).
Per pregare
Signore Gesù, liberaci dal demone sottile della tristezza. Non lasciarci in preda alla tentazione della tristezza devota che disgrazia la nostra vita e rende inutile e persino dannosa la nostra testimonianza alle esigenze della tua Parola. Donaci il tuo Spirito di gioia pura e di serena esultanza, perché il digiuno sia sempre il primo passo per profumare la nostra vita della soavità dell’amore che si dona fino a saper rinunciare senza calcolo e con fiducia. Questi santi giorni, che ancora una volta ci doni, siano vissuti come occasione propizia alla nostra conversione. Siano segnati dal desiderio sereno di chiederci di più, cominciando a concederci di meno per dare sempre meglio e più ampiamente non del nostro superfluo, ma di noi stessi. Kyrie eleison!
Per sperare
Digiunare è una festa per quanti si privano del cibo e di tutto ciò che abitualmente assumiamo da fuori di noi per nutrire la nostra esistenza. È la festa di chi ama riscoprire che l’essenziale della vita è dentro di noi prima che venire da fuori. Se il digiuno ci rende malinconici è segno che il vizio della tristezza è ben radicato nel nostro cuore ed è il sintomo di una malattia spirituale assai grave: l’attaccamento a noi stessi. Digiuniamo come si fa alla vigilia delle nozze, quasi senza pensarci per la grande attesa di ciò che verrà e già sazia.