Quale corpo risusciterà? quello da giovani o da vecchi?

Quale corpo risusciterà? quello da giovani o da vecchi?

28 Aprile 2015 Dio nella vita di oggi 0
risuscitare

risuscitareI Vangeli di questo periodo pasquale ci presentano, giustamente, le apparizioni del Signore Risorto, l’esperienza fatta dai discepoli della Risurrezione di Gesù. Dalle donne presso la tomba, ai discepoli di Emmaus, dal cenacolo ancora chiuso e pieno di paura, stupore, gioia grande e incredulità alle rive del lago dove un fuoco acceso e del pesce cotto attendono i discepoli che stanno pescando è tutto un annuncio di vita: “Il Signore è veramente risorto”. Ma cos’è la novità di questo annuncio, il “novus” introdotto dall’annuncio cristiano? Non è certamente l’idea dell’immortalità dell’anima, di una realtà spirituale che va oltre la morte per contemplare la luce divina. Questo l’avevano già intuito i grandi filosofi greci da Platone in poi; la resurrezione di Gesù ci dice che tutto l’uomo si salva, anima e corpo. Il filo conduttore delle apparizioni che ci vengono raccontate nei Vangeli è proprio questo: il Vivente non è una semplice realtà spirituale, non è solo spirito, non è un fantasma; il Cristo risorto ha un corpo, porta i segni della passione, chiede una porzione di pesce da mangiare. E’ una novità che sconcerta ma che riveste di nuova dignità l’uomo, la sua esperienza terrena, il suo destino eterno. Questo corpo con in quale comunico, amo, mi arrabbio, sorrido o piango è baciato dall’eternità. Nulla va perso della nostra esperienza terrena, il dissolversi della carne è preludio della sua stessa risurrezione. Al termine della storia un piccolo atomo della mia polvere diventerà nuovo corpo. Ma quale corpo risusciterà? Quello pieno di forza o quello segnato dalla sofferenza? Quello della giovinezza o quello rugoso e curvo della vecchiaia? Non si tratta della forma del corpo ma della sua trasparenza. Quello risorto sarà un corpo trasparente, in pina comunione con i sentimenti, i pensieri, le emozioni che rappresenta. Permettetemi di soffermarmi su questo concetto:
Il corpo che caratterizza l’esperienza terrena spesso tradisce quello che realmente siamo, è ambiguo, opaco. Un bacio può comunicare amore ma nello stesso tempo tradire; un sorriso può nasconde ostilità e rancore; la voce e le parole possono adulare chi viene poi diffamato e denigrato; un uomo e una donna possono amasi e pensare, desiderare di essere con un volto diverso da quello che stanno baciando. Il corpo opaco e ambiguo si dissolverà nella corruzione, diventerà polvere e con esso il peggio di noi; ma da quella cenere risorgerà in un corpo trasparente e luminoso, un corpo che rivelerà quello che veramente siamo e saremo per sempre.

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