L’amore di Cristo
Nella Croce sono raffigurate le dimensioni dell’amore di Cristo, che sorpassa ogni conoscenza, come dice l’Apostolo: l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità. La Croce è ampia nella trave su cui si allargano le mani del Crocifisso: è il segno delle opere buone, nella larghezza dell’amore gratuito. E lunga la Croce nella trave che discende fino a terra: lì sono fissati il dorso e i piedi come segno della perseveranza nell’estensione del tempo, sino alla fine. La Croce è alta nella sommità che si eleva sopra la trave come segno della finalità superiore a cui sono ordinate tutte le opere: tutto quanto si compie in larghezza e in lunghezza, cioè con amore e perseveranza, è compiuto per l’altezza dei doni divini. È profonda la Croce in quella parte della trave che è conficcata in terra: lì è nascosta e non si può vedere, ma da lì sorge la sua parte visibile e gloriosa, proprio come ogni nostro bene scaturisce dalla profondità della grazia di Dio che sfugge alla nostra comprensione e al nostro giudizio. Questa è la Croce di Cristo, questo è il segno di Cristo che tutti conoscono, il segno che si pone sulla fronte dei credenti, sull’acqua del battesimo con la quale rinascono, sull’olio della cresima con cui sono consacrati, sul sacrificio con il quale sono alimentati. Nella celebrazione dei sacramenti ogni bene viene a noi attraverso la Croce di Cristo.
San Agostino (Commento al Vangelo di Giovanni, 118,5)