L’importanza della tenerezza
In quel tempo, Gesù disse alle folle: «In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».
Ci si risolleva il morale quando qualcuno fa sentire la sua presenza accanto a noi e ci aiuta, soprattutto nei momenti di difficoltà. Così è per la Chiesa, quando nel corso della storia ha sentito proclamare: “Io sono il Signore, tuo Dio, che ti tengo per la destra e ti dico: «Non temere, io ti vengo in aiuto». Non temere, vermiciattolo di Giacobbe, larva d’Israele; io vengo in tuo aiuto – oracolo del Signore –, tuo redentore è il Santo d’Israele”. E nel Vangelo questa tenerezza viene sottolineata anche oggi: “…fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui”. Giovanni, detto “Il Battista” è stato un personaggio chiave per l’annuncio del regno di Dio, tuttavia chi ascolta la Parola di Dio non è da meno. Anzi, il vangelo dice che “è più grande di lui”. L’importanza della tenerezza è un caposaldo della predicazione di Papa Francesco. In particolare, durante un’omelia ha sottolineato che “la diffusione del Vangelo non è assicurata né dal numero delle persone, né dal prestigio dell’istituzione, né dalla quantità di risorse disponibili. Ma solo dalla tenerezza e dall’Amore di Cristo. Un Amore che vuol dire lasciarsi condurre dallo Spirito Santo e innestare la propria vita nell’albero della vita, che è la croce del Signore. “Oggi la gente ha bisogno certamente di parole, ma soprattutto ha bisogno che noi testimoniamo la misericordia, la tenerezza del Signore, che scalda il cuore, che risveglia la speranza, che attira verso il bene”. E ai seminaristi e alle novizie radunate a San Pietro, Bergoglio ha ricordato che i religiosi “sono scelti e mandato da Dio”, e non selezionati “attraverso campagne pubblicitarie o appelli al servizio e alla generosità”. “Non abbiate paura di essere gioiosi…”.