Commento al Vangelo del giorno – 07 Maggio – il Padre stesso vi ama

Il Vangelo di oggi: Gv 16,23-28
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:«In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».
Commento al Vangelo del giorno:
La Chiesa, ammaestrata dallo Spirito Santo, prega sempre il Padre rifugiandosi nel nome di Gesù. Nel nome di Cristo Gesù otteniamo dal Padre tutto ciò che è buono per noi. Se la nostra preghiera non è esaudita, diceva sant’Agostino, è perché siamo cattivi, domandiamo in modo cattivo, o domandiamo cose cattive. «Cattivo» vuol dire essere prigioniero del proprio egoismo.
I nostri dubbi sulle nostre preghiere e sulla loro effettiva efficacia si scontrano, oggi. con queste parole di Gesù che brillano per la loro semplicità e la loro logica. Egli dice che tutto ciò che chiederemo ci verrà dato; lo otterremo perché lo chiediamo nel suo nome; del resto, se non abbiamo ancora ottenuto quanto abbiamo chiesto, è perché non abbiamo ancora chiesto nulla nel suo nome. Ecco dunque il segreto: chiedere nel nome di Gesù non significa semplicemente dire un nome, quanto unirsi a lui con tutta la vita e facendo nostri i suoi sentimenti di amore e di gratitudine nel confronti del Padre. Può nascere in noi una domanda insidiosa ma che ha una parvenza di verità: “Perché il Signore quando gli chiedo qualcosa non mi esaudisce? La guarigione di un ammalato, un aiuto nelle mie sofferenze?” La risposta seppur banale è altresì semplice: i nostri occhi sono spesso ancora rivolti alla realtà di questo mondo e troppo poco al mistero di Dio, l’amore del Padre verso il Figlio e del Figlio nei confronti della nostra vita. Quando il Padre celeste vede che in noi ci sono gli stessi sentimenti e le stesse scelte di vita di Gesù suo Figlio, non può non concederci quello che chiediamo: perché non proviamo a pregare in questo modo?