Commento al Vangelo del giorno – 23 agosto – L’amore vicendevole

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù parlò dicendo:
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!».
Medita
La dovizia dei farisei di porre in atto ogni più piccola usanza della tradizione in sé non è sbagliata. Gesù osserva che esse dovevano servire ai farisei a osservare meglio i comandamenti fondamentali della legge: l’amore vicendevole e il rispetto dell’altro. Se ciò non avviene, si rischia di concentrarsi su particolari che fanno perdere di vista l’essenziale della legge di Dio. Quanti cristiani riempiono la loro vita di pratiche religiose, di novene o di preghiere di dubbia provenienza… Ma quando si tratta di perdonare chi ci ha fatto del male, di dare un aiuto concreto a chi soffre o di esprimere con coerenza la propria fede in parrocchia, cosa succede? Improvvisamente si diventa incapaci di dimostrare davvero chi è Gesù per noi. Questo è lo stesso atteggiamento dei farisei.