Commento al Vangelo del giorno: 28 Giugno 2017 – Offrire frutti di bene
il Vangelo di oggi: Mt 7,15-20
Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.
Commento al Vangelo del giorno:
Con l’immagine dell’albero della vita inizia la storia della nostra incapacità a salvarci e si conclude, nell’ultimo Libro la storia della nostra salvezza, quando si parla della Città di Dio, irrigata dal fiume di acqua viva, dove «si trova un albero di vita». L’albero buono è la Croce di Gesù. Lo ha detto lui stesso:«Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla».
Quando Matteo scriveva il suo Vangelo, già giravano tra le comunità cristiane “i falsi fratelli” di cui parla san Paolo nelle sue lettere. Gesù aveva previsto questo pericolo e, non solo ci mette in guardia dai cattivi profeti che egli definisce “lupi”, ma ci dà anche un efficace segno di riconoscimento: «Dai loro frutti li riconoscerete». Essi non sono di Cristo perché portano divisioni e morte nelle comunità anziché concordia e vita.
Oggi più che mai è necessario un criterio di discernimento che ci permetta di distinguere ciò che è bene da ciò che è male, senza lasciarci abbagliare dalle seduzioni di vario genere a cui la società ci sottopone con metodica sistematicità. Gesù ci dice che il bene o, viceversa, il male si può riconoscere dai frutti, cioè da ciò che provoca attorno a sé. Anche se ci sembra che certi messaggi o certe persone possano essere degni di essere ascoltati, impariamo sempre prima a valutare i frutti che essi portano. A volte ci accorgeremo con sorpresa che certi discorsi apparentemente pieni di buone intenzioni o di parole piene di sentimenti perbene, in realtà non hanno nulla a che vedere con il Vangelo, ma servono ad addormentare la nostra coscienza.