Vangelo di oggi

Commento al Vangelo del giorno: Venerdì 19 Novembre 2021 – Essere disposti a seguirlo

Il Vangelo di oggi: Lc 19,45-48

In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano , dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.

Contemplo:

Non rimane insensibile
Il discepolo è un uomo ricco di umanità. Non rinuncia al suo corpo e ai suoi pensieri, ma li mette al servizio dell’amore, nelle sue infinite forme, tutte raccolte nella carità. Il discepolo del Signore non rimane insensibile di fronte al bisogno del fratello vicino e lontano; si muove incontro a lui e si commuove, perché si è preso a cuore il suo destino e la sua felicità. Per questo il discepolo è uno che ama e che si fa amare. La relazione con lui è desiderata, perché il discepolo è insieme audace e discreto, pronto e paziente, rispettoso e profondo; accoglie tutti, è attento a tutti e ama ciascuno; è capace di dare e di ricevere nella libertà. Ama con il cuore di Dio.

Commento al Vangelo del giorno:

Gesù è davvero il Maestro. Noi tutti abbiamo bisogno di essere istruiti da lui come quanti lo ascoltavano attratti dalle sue parole nuove, dalla sua persona, dalla sua vita. Come i bambini imparano dagli adulti, soprattutto da chi ha un rapporto di affetto con loro, tutti noi siamo sempre bambini rispetto alla vita e a Gesù dobbiamo guardare per capirne il senso profondo, per viverla secondo il suo progetto. Per questo bisogna essere disposti a seguirlo ora nel suo corpo mistico. Lasciamo la presunzione del dirigersi da sé, del giudicare secondo la mentalità corrente. Bisogna accettare di passare per la porta stretta, perché larga è la via che porta alla perdizione. Anche esteriormente il culto di Dio deve essere un richiamo alla nostra dipendenza da lui, un incitamento alla gratitudine e alla lode che gli dobbiamo, quasi fosse un bisogno di vedere, sentire ed essere toccati nella nostra sensibilità, oltre che nel nostro cuore.

 

   

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