Dio è l’assoluto
Dalle cose nasce una particolare irradiazione fascinosa che ci avvince, come la luce accesa di notte attira certi insetti che stupidamente vanno sulla fiamma e si bruciano, oppure battono di continuo contro la lampada perché sono abbacinati dalla luce. Finché in noi rimane attivo e positivo questo potere delle cose, non possiamo pretendere di ascendere nello spazio della preghiera. Dio è l’assoluto. Dio non è vincolato da niente. Dio è la pienezza dell’essere. Come possiamo ascendere nella pienezza dell’essere se siamo legati ad un’infinità di piccole cose terrene, se siamo agitati da piccole e da grandi avidità? Come possiamo ascendere nella pienezza dello Spirito Santo, nella pienezza di Dio e nella realtà della preghiera? Quando cediamo a questo fascino precipitiamo nel caos delle cose. E allora la parola di Dio non ci porta la luce gloriosa del sole, dove la nostra bellezza si esprime in tutta la sua esattezza e verità. Lo Spirito Santo, per quanto ci solleciti al distacco e ci suggerisca atteggiamenti di saggezza nei confronti delle cose, non può far niente perché noi non rispondiamo alle sue sollecitazioni e ci lasciamo convincere da altre forze e da altri amori, da altre voci e ci indirizziamo verso posizioni e mete differenti da quelle che ci suggerisce lo Spirito di Dio, la parola di Dio.
(G. VANNUCCI, Esercizi spirituali, Milano 2000, 125s.)