Dio mi guarda
Guardate un bambino, guardate l’aurora di Dio, guardate gli occhi che vi fissano e vi amano. A un bimbo si può dire tutto. Quando uno di questi graziosi uccellini vi guarda fiducioso e felice, l’anima si risana. (Dostoevskij).
Dio mi guarda, mi scruta con occhi da bambino. Solo così può continuare a fidarsi di me, malgrado tutto e nonostante tutto. Ne sono convinto. Un bimbo ha fiducia dei suoi genitori, un papà potrà sbagliare mille volte ma sempre rimarrà papà agli occhi del suo bimbo. Così Dio nei miei confronti. Non mi lascia, si attacca ai miei pantaloni, mi tira la giacca, continua a seguirmi. Se penso ai doni che Lui ha posto nelle mie mani subito penso: “Dio è incosciente come un bambino”. Solo gli occhi semplici di Dio possono vedere, oltre la coltre della mia meschinità, un piccolo raggio di luce. Dio bambino. Lui mi sorride, sempre. “A un bimbo si può dire tutto…” Posso pregare, rimanere a lungo in silenzio, mormore, talune volte imprecare. Dio, come un bambino, è in perenne ascolto, si siede vicino a me, finge di giocare, ma sempre mi ascolta. “Guardate un bambino, guardate l’aurora di Dio”. Si, lo posso ben dire: Lui è la perenne aurora che dona speranza al lento claudicare di questo pellegrinaggio terreno.