Giovedì: il dito di Dio
La parola di Dio
Alcuni dicevano: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che Gesù scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno?.:. lo invece scaccio i demoni con il dito di Dio… Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde».
Le parole
“Chi non raccoglie con me disperde” è il monito conclusivo del brano lucano di oggi. Gesù ci mette in guardia dal giudicare superficialmente l’operato dei nostri fratelli che spendono ogni giorno la loro vita, anche in contesti sociali molto complessi e pericolosi, per annunciare e testimoniare la Parola di vita! “Il dito di Dio” di cui parla il Maestro è l’appellativo che viene assegnato allo Spirito Santo. Dobbiamo anche noi chiedere la grazia di allontanare dalla nostra vita le tentazioni del maligno, invocando la forza e l’amore che vengono dallo Spirito Santo.