Il solo sguardo veramente infantile

Ed ecco la conclusione del prete di Bernanos: «La Vergine era l’Innocenza. Ti rendi conto che cosa siamo noi per lei: noi, la razza umana? Oh, naturalmente, aborre il peccato, ma in fin dei conti gliene manca ogni esperienza, quell’esperienza che non è mancata ai santi più grandi, allo stesso santo di Assisi, per quanto serafico fosse.
Lo sguardo della Vergine è il solo veramente infantile, il solo vero sguardo di bambino che mai si sia posato sulla nostra vergogna e la nostra miseria.
Sì, figliolo, per pregarla bene è necessario sentirsi addosso questo sguardo che non è affatto di indulgenza — perché non c’è indulgenza senza una qualche esperienza umana — ma è sguardo di compassione affettuosa, di stupore doloroso, non so di quale altro inconcepibile, indicibile sentimento che la rende più giovane del peccato, più giovane della razza dalla quale discende e benché Madre in virtù della grazia, Madre delle grazie, figlia cadetta del genere umano».
Illustre professore, si tenga pure i suoi fogli trasudanti noia e gelida erudizione. Io mi tengo la pagina di Bernanos (anche poeta, se non Le dispiace…). Mi tengo, soprattutto, lo sguardo di Maria di Nazaret posato sulle mie miserie e la mia vergogna.