La via della nostalgia

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Non c’è maggiore dolore che ricordarsi del tem­po felice; non c’è maggiore aspirazione della nostal­gia del cielo, nella quale predomina la speranza del futuro, con serena attesa che è animazione di vita. « Difficile per noi saper cadere, slegarsi. Difficile apprendimento per noi, che nasciamo con un forte istinto prensile e, nel corso della nostra vita, siamo soliti esercitarlo nelle sue mille espressioni: acchiap­pare, impossessarsi, attaccarsi, aggrapparsi, cattura­re, fare prigionieri, afferrare, controllare. Niente ci è estraneo come l’abbandonarsi al pro­prio peso ed essere vicini al cuore di Dio» (Dolo­res Aleixandre).

Dio si renderà presente quando spiccherete il salto. Non cercate di afferrarlo; sarà lui ad afferrare voi. L’unica cosa che dovrete fare è tendere le vostre braccia e le vostre mani, e confidare. (Henry Nouwen)