L’amore per i piccoli

Cristo ringrazia il Padre per la sua attenzione di immenso amore per i piccoli e i poveri, con l’esclusione dei dotti e dei sapienti (Mt 11,25-30). Una sapienza nascosta ai dotti, a chi presume, a chi pre­tende, a chi sa tutto. Una mano invece aperta ai piccoli, agli umili, ai poveri, a chi nella vita soffre, fa fatica, piange. Così Dio rivela il suo stile, il suo modo di operare: per giungere al grande, bisogna farsi piccoli; per conoscere la forza, bisogna sperimentare la fragilità; per ammirare l’im­mensità, bisogna essere capaci di stupore di fronte al fiore. Dio va sempre oltre. Ma parte dal quotidiano. Un oltre che supera ma insieme ravviva. È questo suo stile di misericordia, nel cuore del Padre, che diviene la nostra Scuola. Perché si entra nel cuore di Dio non per diritto, ma per dono. In totale gratuità, Lui che dona la sua pioggia ai giusti ed agli ingiusti e regala questo sole sia ai buoni che ai cattivi. È lo stile del Padre. La nostra vocazione è nella logica della gratuità. Non del diritto. Nemmeno del merito. Ma solo della chiamata. Chiamati poiché amati. Perché Dio ama e chiama. In un intreccio di doni, che si fa stile diaconale nei confronti della nostra gente. Amata e chiamata, con cuore di padre. In gratuità e letizia.