L’uomo è l’unico animale capace di arrossire.
L’uomo è l’unico animale capace di arrossire. Ma è anche l’unico ad averne bisogno.
Non mi ricordo più dove ho trovato questa frase e chi è l’autore; una cosa è certa: la trovo originale e di grande umanità. Arrossire, cioè provare vergogna per le vergogne che commettiamo, è un segno di umanità, di coscienza, di rimorso. Purtroppo si fa di tutto per spalmare sulle nostre guance il colore neutro dell’indifferenza, dell’arroganza, dell’ipocrisia, proprio per cancellare questo genuino rigurgito dell’anima che si espande anche nella nostra apparenza esteriore. È qui che deve entrare in scena l’esame di coscienza, quel gettare lo sguardo anche sulla desolazione che si estende nei campi della nostra anima. Forte è la tentazione di rivolgere altrove gli occhi e di riempirli di cose per dimenticare e non arrossire. Il grande Goethe osservava che «colui che agisce senza meditare è sempre senza coscienza; nessuno ha più coscienza di chi si ferma a contemplare».