Meditazione del giorno: Una luce lo avvolse

Come è possibile cedere alla disperazione, per quanto grandi siano le nostre colpe, quando si sente che quel Saulo, che sempre fremente, minacciava strage contro i discepoli del Signore (c£ At 9,1), fu all’improvviso trasformato in vaso di elezione? Chi potrebbe dire, schiacciato dal peso del suo peccato: «Non posso rialzarmi e condurre una vita migliore» se sulla strada su cui il suo cuore era pieno di veleno, l’accanito persecutore divenne subito il predicatore più fedele?
All’improvviso, dice san Luca, una luce dal cielo lo avvolse nel suo splendore. Incredibile condiscendenza della bontà di Dio! Essa illumina dall’esterno con un fulgore divino un uomo interiormente incapace di luce. Non potendo ancora penetrare dentro di lui, essa l’avvolge con chiarore divino. E si sentì una voce: «”Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”. “Chi sei, Signore?”. E il Signore rispose: “Io sono Gesù di Nazareth che tu perseguiti. Io sono il Salvatore perseguitato da te. Io sono colui di cui tu leggi nella legge questa profezia che tu non credi si sia realizzata: Sarò chiamato il Nazareno (Mt 2,23)”. “Signore, riprese Paolo, che vuoi che faccia?”» (At 9,3-6).
Ecco un modello di perfetta conversione. «Il mio cuore è pronto, Signore, il mio cuore è pronto» [Sal 118(119),60]. Sono pronto a compiere senza indugio quello che mi comandi. Che vuoi che faccia? Solo poche parole ma ricche, vive, efficaci e degne di essere esaudite! Sono poche le persone che hanno questa disponibilità all’obbedienza, che hanno rinunciato alla loro volontà al punto che anche il loro cuore non gli appartiene più! Sono pochi quelli che momento per momento cercano non la loro volontà, ma la volontà di Dio e gli dicono: Che vuoi che faccia, oppure le parole di Samuele: «Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta! » (iSam 3,10).