Nella mia fine il mio princimpio
Gli uomini avanti in età devono essere esploratori. /Il luogo e l’ora non sono importanti. /Noi dobbiamo muoverci senza sosta verso un’altra intensità, /per un’unione più completa e una comunione più profonda … / Nella mia fine è il mio principio. THOMAS STEARNS ELIOT
Non si deve cedere alla tentazione che nulla più ci attende, che abbiamo ormai visto tutto e sperimentato a sufficienza e, soprattutto, che ci attende solo una fredda lapide funeraria sulla quale idealmente sta scritto The end.Il poeta, invece, ci ricorda che dobbiamo sempre pellegrinare nella vita, alla ricerca di un «oltre», anzi di «un’unione più completa e di una comunione più profonda». È quello che anche l’islam credente chiama l’Incontro per eccellenza col Creatore, che ci aspetta una volta varcata la soglia della morte. È per eccellenza anche l’annuncio cristiano che apre uno squarcio di luce oltre l’oscura galleria dell’agonia: «saremo sempre col Signore», come dice san Paolo, cioè nell’eterno e nell’infinito di quel Dio dalle cui mani siamo usciti e le cui mani alla fine ci raccolgono. Sì, , nella mia fine c’è un nuovo inizio.
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