Niente mura, città scadente: il dominio di sè

Città smantellata e senza mura
è l’uomo non padrone di sé.
Proverbi 25, 28

«La conoscenza è potenza, ma la forma migliore e più utile di tale potenza è il dominio su noi stessi». Così disse il filosofo Spinoza, le cui parole sarebbero potute provenire direttamente dalla Bibbia. Come si saprà, la Bibbia è assolutamente a favore della padro­nanza di sé, il che la pone in opposizione alla nostra cultura, la quale ci dice che abbandonarci a ogni im- pulso egoista è una buona cosa. I nostri antenati non avrebbero potuto afferrare questo concetto. Avrebbero posto la domanda ovvia: Come si può sviluppare il senso dell’io se non si ha padronanza di sé? Come si può andare d’accor­do nel mondo se ognuno è alla mercé degli impulsi degli altri? Il versetto dei Proverbi 25, 28 paragona la pa­dronanza di sé alle mura di una città. Senza mura la città è indifesa, alla mercé dei nemici provenienti dall’esterno. Senza padronanza di sé la persona è indifesa, sicura di essere alla mercé dei propri im­pulsi. Tali impulsi, oltre a nuocere alla persona stes­sa, possono arrecare danni enormi anche a coloro che la circondano. Pensiamo ad alcuni problemi fondamentali della società contemporanea (alcoli­smo, tossicodipendenza, sessualità sfrenata, crimi­nalità urbana) e li possiamo fare risalire tutti a per­sone che si abbandonano alle proprie peggiori incli­nazioni. E non riuscendo a praticare la padronanza di sé, diventano sempre meno capaci di esercitarla. E appropriato l’uso che fa il versetto dei Proverbi 25, 28 dell’immagine di una città indifesa: il motivo principale per cui tante città oggi sono luoghi infernali è che tanti abitanti non hanno padronanza di sè. E la nostra vita e quella degli altri, senza la padronanza di sé diventa un autentico inferno, un preludio di dannazione.

 Risoluzione: pensiamo a persone che conosciamo e che non hanno la minima di padronanza di sé. Queste persone sono felici? Abbiamo mai pensato di suggerire a tali persone che potrebbero provare a non abbandonarsi a tutti i loro impulsi?