Percorso di quaresima – 23 giorno – venerdi

«Signore, tu non hai un secchio e il pozzo è profondo» (Gv 4,11).
Per pregare
Signore Gesù nel mistero della tua incarnazione e della tua umanazione, che si spinge fino al dono pieno della Pasqua, ti sei fatto in tutto simile a noi. Ti sei svuotato di tutto ciò che ci avrebbe messo in imbarazzo con la nostra fragilità e la nostra povertà. Tu non hai un secchio, eppure ci prometti l’acqua viva! Il pozzo del nostro cuore è profondo e diventa sempre più buio e umido a causa della nostra ignoranza e delle nostre ombre ammuffite. Nondimeno, ancora più profondo è il pozzo della tua misericordia cui attingi a piene mani la tenerezza e il perdono che ci rimettono in piedi e ci danno la forza di riprendere a camminare. Non saremo mai abbastanza grati per il fatto che ti sei fatto così vicino e così prossimo, restituendoci la dignità perduta. Kyrie eleison!
Per sperare
Etty Hillesum annotava nel suo Diario che la nostra avventura è quella di ritrovare la presenza di Dio nella nostra vita come l’acqua sorgiva alle radici di un pozzo. Spesso il pozzo sembra secco a causa delle pietre che lo otturano. Ogni giorno dobbiamo ricominciare a dissotterrare la presenza di Dio dentro di noi, perché l’acqua possa sgorgare di nuovo e dissetare non solo noi stessi, ma anche gli altri. Per quanto possa essere profondo il pozzo del nostro cuore e per quanto faticosa ci possa sembrare l’opera di sgombero… ne vale sicuramente la pena.