Torni il presepio: fiori ed erba
Dopo le montagna di carta roccia stendiamo, con il muschio, un bel tappeto erboso verde e con dei piccolissimi fiori di carta crespa colorati. Un fiore, un filo d’erba, sono una cosa magnifica, se ci fermiamo a osservarli con attenzione. Eppure sono tanto fragili: basta una giornata di vento per far seccare l’erba, un acquazzone per far appassire il fiore. Anche la nostra vita è una cosa meravigliosa. Eppure basta pochissimo per rovinarla: una malattia, un incidente, ed è tutto finito. Questo però non deve spaventarci perché vicino a noi c’è il Signore che ci protegge amorevolmente da ogni pericolo, come una chioccia protegge i suoi pulcini. Contro di lui anche la morte non può nulla. I fiori e l’erba sono simbolo di tutto ciò che è transitorio e passeggero. Si usa questa immagine per indicare la brevità e la fragilità della vita umana. Siamo quindi invitati a non insuperbirci, a non crederci dei superuomini, a non mettere tutta la nostra fiducia in noi stessi, perché la nostra vita è breve e fragile come un fiore o un filo d’erba.
La Parola di Dio
Dal Libro del Profeta Isaia
Ogni uomo è come l’erba e tutta la sua gloria come un fiore del campo. Secca l’erba, il fiore appassisce quando il soffio del Signore spira su di essi. Secca l’erba appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura sempre. Veramente il popolo è come l’erba. (Dal Libro del Profeta Isaia)
Parliamo con Gesù
Il Signore mi ha messo davanti agli occhi il libro della natura e così ho capito che tutti i fiori da lui creati hanno una loro bellezza: lo splendore della rosa e il candore del giglio non tolgono nulla al profumo della mammola e all’incantevole semplicità della pratolina. Allora ho capito che se tutti i fiori volessero essere rose, la natura perderebbe la sua veste primaverile, i prati non sarebbero più smaltati di piccoli fiori. Nelle anime, che sono il giardino di Gesù, succede proprio la stessa cosa. Egli ha voluto creare i grandi santi che possiamo paragonare alle rose e ai gigli; ma ne ha creati anche di piccoli, e questi devono essere contenti di somigliare a violette o a pratoline per rallegrare lo sguardo del buon Dio quando lo china verso la terra. In fondo la perfezione consiste nel fare la sua volontà: essere cioè come lui ci vuole! (Teresa di Gesù Bambino)