Tra i praetermissi del 23 maggio i Bollandisti elencarono questo Fedele, discepolo di s. Fiorenzo, notando però che le loro ricerche sul culto, sia a Strasburgo come altrove, erano riuscite vane. Nel IV volume di novembre, poi, pubblicavano la Vita di s. Fiorenzo dalla quale risulta che i compagni del vescovo di Strasburgo furono Arbogasto, Teodato o Idolfo. Nessun accenno ad Fedele: questo personaggio non sarebbe quindi mai esistito. Il nome sarebbe una errata trascrizione di un alsaziano che nel sec. XV, traducendo e riassumendo in tedesco la Vita di s. Fiorenzo, avrebbe trasformato l’avverbio «videlicet», posto fra i nomi dei menzionati discepoli, in Videlis (Fidelis).