“Quand’ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi.”
Gesù è il custode dell’uomo, Colui che conserva nell’amore i suoi amici. Così anche il cristiano devo custodire e conservare il dono della fede che ha ricevuto nel battesimo, questo legame indissolubile che lo unisce a Dio, questo sigillo che nessuno potrà rubarci. Scrive San Paolo a Timoteo: “Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede”. Conservare la fede: la vera meta del credente. Ma cosa vuol dire conservare la fede? In una società che sperpera e dove nulla si conserva è difficile percepire il senso e il valore di questo concetto che per noi diventa anche una virtù. Nella tradizione classica la conservazione viene presentata in vari modi. Io vi illustrerò un’immagine inconsueta di essa, una rappresentazione singolarissima che esce dagli stretti canoni iconografici. La conservazione viene raffigurata da un anziano signore vestito con abiti modesti. Sarà in ginocchio. Nella mano destra avrà una lampada e al polso una catena che lo lega al cielo. Nella mano sinistra un cappello leggermente spostato verso la lampada. Al suo fianco un leone che dorme senza chiudere gli occhi e avrà tra le zampe un libro. La persona anziana indica l’integrità che è la caratteristica e la stessa funzione del conservare. Gli abiti modesti indicano la ordinarietà di tale virtù. Si conserva integra la propria fede ogni giorno, con le piccole attenzioni quotidiane. L’uomo sarà in ginocchio perché si rimane integri e fedeli solo con la preghiera, in un continuo rapporto con Dio. Anche la catena che dal polso si leva al cielo indica in modo ancora più evidente questa dimensione. La fede più che un concetto è un legame, un rapporto tra l’uomo e Dio. Il cappello in mano indica reverenza. Si conserva la fede solo se ci si accosta ad essa con reverenza ed umiltà. La lampada indica la luce. La vita dell’uomo senza Dio rischia di essere avvolta nel buio del non senso. Ma questa fiamma deve essere protetta perché i venti delle tribolazioni la possono spegnere, far venir meno. Ecco perché il cappello è leggermente inclinato verso la destra: per proteggere la lampada dal soffio del vento. Inoltre la lampada, per continuare ad ardere, deve essere costantemente alimentata. La fede, per conservarsi integra deve essere curata con attenzione e costanza. Il libro che il leone tiene tra le zampe è la parola di Dio che alimenta e conserva la fede. Il leone che dorme con gli occhi aperti significa l’esser pronti e vigili di fronte ai pericoli che insidiano il nostro rapporto con Dio. Speriamo di poter dire, al termine della nostra vita, come San Paolo: “Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede”.
don Luciano Vitton Mea