La grande nevicata

 

Adriana Zarri è una scrittrice di razza, e riesce a dire cose profonde, originalissime, non solo nei saggi teologici, ma anche nei romanzi. Ecco una pagina stupefacente ricavata da L’ ora di notte, protagonista una donna, Campana, sacrestana e custode del Cimitero: ~ «Era una vita calma ed era giusto perché quando uno ha vissuto e faticato anche quaggiù deve trovare il suo riposo per aver tempo di pregare e prepararsi al rendiconto. Campana aveva cominciato questa vigilia in sagrestia e adesso la finiva al camposanto. Erano entrambi luoghi adatti per chi debba tirare le fila della vita e vedere come va il suo bilancio. «È un bilancio che non torna mai bene, ma per fortuna, in fondo, c’è una voce che si dilata all’infinito: la gran misericordia del Signore che copre tutti i debiti e fa quadrare il rendiconto. Il fallimento avviene quando uno crede di essere in pareggio, ma quando sa il suo debito e si apre all’indulgenza, allora, per quanto grande sia il suo disavanzo, si colma sempre; come quando una grande nevicata scende a coprire il nero della terra… «… E  in che modo saremo giudicati lo sa Lui perché noi non lo sappiamo; ma le pareva che quell’ estremo gesto del Signore non dovesse essere un pesare come lo intende la gente della terra, ma piuttosto un guardare con amore e colmar Lui la misura che mancava, e che la stessa punizione altro che amore non potesse essere, perché Iddio altro che amore non è. E come poi l’amore sapesse fare i conti giusti questo è un mistero che i contabili non potranno mai capire. Né può capirlo un uomo che, finché è sulla terra, fa la giustizia con il metro e non la fa mai giusta. Forse soltanto la misericordia può giudicare con giustizia e l’amore smisurato può stabilire la misura giusta. Campana lo sapeva e, sui conti del dare e dell’avere, aspettava la grande nevicata che la vestisse a nuovo della pietà di Dio».