La parola più bella
‘Aiutare’ è la parola più bella del mondo, ancora più bella di ‘amare’. L’ha detto la scrittrice austriaca e premio Nobel per la pace Berta von Suttner. Aiutare un’ altra persona, sostenerla, starle vicino, in questo si dimostra la vera umanità. Marion Wright Edelmann va addirittura oltre: «La disponibilità all’aiuto è l’affitto che paghiamo per la nostra esistenza. È lo scopo principale della vita. Non la si dovrebbe scambiare con un’ occupazione per il tempo libero». Che dobbiamo amarci l’un l’altro, su questo sono tutti d’accordo. Ma spesso l’amore rimane nelle idee, non si esprime nel rapporto concreto con gli altri. L’aiuto è la concretizzazione dell’ amore. Spesso è poco spettacolare e si esprime nelle piccole azioni quotidiane, che appaiono naturali, ma possono rappresentare un aiuto importante per l’altro. Anche l’ autrice inglese dell’Ottocento Harriet Martineau incita a rendere tangibili le nostre rapprèsentazioni idealizzate dell’amore: «La cosa migliore per un’anima che si occupa di idee eccezionali è realizzare piccoli doveri». Parole simili usa il poeta William Blake: «Fare il bene significa farlo in maniera molto concreta, in un minuto molto preciso. II bene in generale è la scappatoia per gli stolti e i mascalzoni». Rischiamo sempre di discutere del bene e dell’ amore. Ma ci riesce difficile agire in base a questi principi e basta. Sfruttiamo semplicemente la prossima occasione. «Non c’è niente di bene, a meno di non farlo!» (Erich Kastner).