La vita buona inizia con l’attenzione. Chi non bada a se stesso, si perde. Chi non vive con attenzione ogni attimo, vive ignorando se stesso e la realtà. È necessaria attenzione per vivere consapevolmente la propria vita. Soltanto quando faccio attenzione scopro la ricchezza dell’esistenza. Lo può insegnare ogni nuovo giorno: se mi alzo con attenzione, sento che l’atto di alzarsi è in qualche modo collegato alla risurrezione. Mi levo dal sepolcro della mia paura, dal sepolcro delle mie tenebre interiori. Mi alzo, mi tiro su, supero questa giornata. L’attenzione sconfigge la paura e il torpore. Nelle cose piccole e semplici risplende quanto è autentico. Ciò inizia già al mattino: lavarsi con attenzione non significa soltanto purificare tutti gli ambiti del corpo. Se percepisco con attenzione che cosa significhi lavare, mi purifico anche da ogni intorbidamento delle proiezioni che gli altri riversano su di me, dagli intorbidamenti delle mie immagini di me stesso. Lavo via quanto è poco chiaro, affinché venga alla luce l’immagine nitida e originaria che Dio si è fatto di me, affinché io diventi permeabile alla bellezza che deve risplendere in me. E se percorro la mia strada con attenzione, sperimento che cosa può anche significare il camminare: uscire dalle dipendenze, proseguire sul mio sentiero di trasformazione interiore e andare incontro alla meta della mia esistenza. Tutte le attività che svolgo con attenzione mi si riveleranno nel loro significato più autentico. E percepirò in modo diverso e più profondo le cose e le persone intorno a me. Le rispetterò. E infine vedrò con occhi desti ciò che vi è di autentico in ogni cosa.