Meditazione del giorno: Il linguaggio di Dio

L’uomo moderno ha perso il senso religioso della vita perché ha smarrito i sentieri silenziosi della propria interiorità. Vive nel frastuono, in una forsennata ricerca degli altri, è soggiogato, direbbe il Card. Sarah, “dalle potenze mondane che cercano di plasmare l’uomo moderno escludendo metodologicamente il silenzio”.
Il silenzio fa paura perché obbliga l’uomo a fare i conti con se stesso, ad entrare in quella casa interiore che da tempo ha abbandonato. Il silenzio crea in noi un vuoto che io amo chiamare “il vuoto silente”; è una sorta di smarrimento, una dimensione da tempo smarrita e proprio per questo insopportabile e apparentemente insostenibile. Appena varchi la soglia del “vuoto silente” la mente si riempie di pensieri, appuntamenti mancati, telefonate dimenticate; la tentazione di uscire da questo spazio diventa impellente, le attività e l’eco dei rumori sembrano avere il soppravvento. Bisogna avere il coraggio di resistere, di proseguire lungo il sentiero interiore. Solo se abbiamo il coraggio di superare la cortina del vuoto silente troviamo la voce del silenzio, la voce di Dio. San Giovanni della Croce afferma: “ Il primo linguaggio di Dio è il silenzio” e Thomas Keating, nella sua opera “Invitation to love”, soggiunge: «Tutto il resto è una povera traduzione. Per capire questo linguaggio, dobbiamo imparare ad essere silenziosi e a riposarci in Dio».
La culla del deserto è il riposo dell’anima, tra le dune riarse dal sole o sotto la volta di un cielo stellato Dio si rivela e l’uomo impara
il linguaggio divino; la quiete e la pace interiore diventano il ventre fecondo dove l’ “immago Dei” viene restaurata dal suo creatore.
Il silenzio ci dispone dunque a stabilire relazioni vitali e continue con Dio. Un luogo teologico privilegiato dunque, il luogo di incontro tra l’anima e Dio: senza il silenzio Dio non lo incontriamo e l’uomo perde la sua dimensione trascendentale, ritorna ad essere polvere, un soffio senza futuro, senza un’eternità.
don Luciano Vitton Mea